Anni morbidi

AM_cover_front bassaISBN 9788898810116

pp. 184 – formato 14,5×22 – € 16,00

Anni morbidi è il terzo piacere narrativo di Daniela Bettini, che si dedica alla scrittura anche come forma di espansione e di avvicinamento agli altri, affettuosamente ed empaticamente.

Morbidi sono gli anni maturi vissuti da Giovanna, che non spiana rughe né si ripiega su se stessa. Talora rimpiange gli anni giovanili, quando tutto sembrava a portata di mano, tuttavia sa vivere appieno l’oggi e guarda al futuro. Il tempo accumulato, le relazioni che cura, creano intensità anziché sottrazione.

Anni morbidi è uno spaccato di vita famigliare che ritrae tre generazioni di donne alle prese con i propri sentimenti e con le difficoltà delle relazioni. Si amano e si scontrano. Accanto a Giovanna due figlie adulte, Paola e Rossana, e Nicole, nipote appena adolescente, resa più matura e riflessiva (ma anche molto arrabbiata) dalla malattia precocemente conosciuta e dalla separazione dei genitori.

Fa da contrappunto un universo maschile gentilmente indagato, da Luca ex marito di Paola, dolente e sottoposto a una dura prova, a Bruno, vicino di casa e insegnante in pensione che tenta di risollevarsi dalla solitudine, alla figura di Tiberio, marito defunto di Giovanna, che aleggia in tutto il romanzo e fa sentire la sua voce ogni volta che lei rischia un passo falso per eccesso di interventismo. Entrambi da giovani avevano vissuto gli anni della contestazione, odiando pregiudizi e retorica con la veemenza tipica di quel periodo in cui sembrava possibile l’impossibile.

Protagonista discreta è la scrittura, prima compagna di Giovanna dopo la morte del marito, poi fil rouge quotidiano fra lei ed Elisabetta, amica di mail e di ciccia. Anche Nicole ha la sua valvola di sfogo nel diario, finché una scrittura guidata da Bruno la porta a comprendere e a padroneggiare le proprie emozioni.

Dal romanzo traspare la fatica di vivere che appartiene a ogni età, i grovigli in cui facilmente si resta intrappolati. Ma vi è anche, forte, il desiderio di superare i propri limiti, di buttarsi, di “ammorbidirsi” man mano che si sommano anni ed esperienza, consapevolezza di sé e comprensione per gli altri.

Uno stile rapido, espressivo, ricco della vivacità del linguaggio quotidiano, mai banale. Una trama che, pur non avendo la suspence di un giallo, mantiene desta l’attenzione del lettore e lo induce a chiedersi: che altro accadrà, adesso?

 

Daniela Bettini è nata a Pisa, dove vive e lavora.

Insegnante di lettere, poi Consulente nelle relazioni di aiuto e Formatrice autobiografa. Ama la scrittura da sempre, la lettura ad alta voce da quando i suoi quattro figli reclamavano storie prima di addormentarsi. Oggi, nonna, condivide con gioia lo stupore dei tanti nipoti, raccontando e leggendo.

Ha pubblicato:

Il famiglione di Brando (Campanila, Pisa 2006), un libro per ragazzi che affronta con ironia e leggerezza il delicato tema delle famiglie allargate.

Leggere all’infinito (Franco Angeli, Milano 2010), in collaborazione con Luciana Bellatalla, sul tema della lettura, tra saggio e autobiografia.